Maxi blitz antimafia della Polizia di Stato nella Provincia di Trapani e in quella di Caserta. La Squadra Mobile di Trapani, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, sta eseguendo numerose perquisizioni e arresti nei confronti dei favoreggiatori di Matteo Messina Denaro. Quindici gli indagati a vario titolo per associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento della latitanza del boss mafioso. Perquisita anche l’abitazione di Castelvetrano, residenza anagrafica del latitante. La Squadra Mobile di Caserta, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sta eseguendo numerosi arresti nei confronti degli esponenti del sodalizio criminale con a capo un ex cutoliano, attuale reggente del clan dei Casalesi nell’agro Teano. Tra gli arrestati anche il referente di zona del federato clan “Papa”.
Giuseppe Antoci
Sempre nella lotta alla mafia, nelle scorse ore sono stati promossi “per merito straordinario” i poliziotti che la notte del 18 maggio di quattro anni fa sventarono un attentato nei confronti dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. “Le promozioni per merito straordinario per gli uomini della mia scorta e per il Daniele Manganaro mi sembrano la giusta risposta a chi ha tentato in tutti modi di delegittimare ed offuscare il valore di grandi servitori dello Stato, di una valente magistratura e di eccellenti reparti di élite delle forze dell’ordine”, ha commentato Antoci. “I colpi di fucile, le lacrime, le urla di quella tremenda notte – ha raccontato – hanno segnato indelebilmente la mia vita e quella degli uomini della mia scorta. Ringrazio di cuore il capo della Polizia Prefetto Gabrielli che in questi anni, da grande uomo dello Stato, non ha mai fatto mancare il suo appoggio, dimostrando sempre vicinanza ed attenzione”.