Ancora un’altra donna vittima della violenza del proprio compagno. È accaduto stanotte a Casella, paese in provincia di Genova, dove un uomo di 40 anni, di nazionalità albanese, si è macchiato di uxoricidio uccidendo sua moglie, una connazionale di 30 anni. I due stavano in casa quando è scoppiata una lite furibonda. L’uomo, con una coltellata dritta al cuore, ha colpito la vittima che è morta poco dopo. Nell’abitazione erano presenti anche i due figli della coppia; stavano dormendo incoscienti del dramma che si stava svolgendo. La polizia ha arrestato l’uomo per omicidio volontario pluriaggravato. Gli inquirenti stanno indagando tra i vicini e i conoscenti se fossero già accaduti in passato episodi di violenza all’interno delle mura domestiche.
Sembra non dover mai terminare la tragedia del femminicidio in Italia. Mogli, madri, ex fidanzate perseguitate, sfigurate con l’acido, o accoltellate come la mamma di Genova. Ogni pochi giorni la cronaca riporta casi di questo genere, come i due omicidi avvenuti solo l’altro ieri: la prima era una donna di 40 anni di Viterbo; l’altra, una 30enne anni di Brescia. Entrambe uccise dal proprio compagno spinti al folle gesto – dicono – dalla “gelosia”. Intanto il numero delle persone costrette a chiedere aiuto ai centri anti violenza aumenta, così come il numero delle vittime che, solo nel 2013, sono state 103 contro le 93 dell’anno precedente.