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L’INDIA ANCORA NELLA MORSA DEL CALDO, OLTRE 400 I MORTI

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Sono 430 le persone che sono morte nel sud dell’India dove le temperature hanno fatto salire la colonnina di mercurio a 48 gradi centigradi a causa di un’anomala ondata di caldo. Il maggior numero di morti si è registrato negli stati di Telangana e Andhra Pradesh, dove solo nell’ultimo fine settimana sono morte 140 persone, la maggior parte di loro lavoratori stagionali e manovali, che sono stati uccisi dalla disidratazione e dai collassi di calore.

“Le vittime hanno più di cinquant’anni e sono state esposte al sole”, ha dichiarato Tulsi Rani, commissario per il dipartimento dei disastri naturali dell’Andra Pradesh. Il governo già nei giorni scorsi aveva rivolto alla popolazione un’appello, invitando tutti a proteggere particolarmente il capo e non esporsi direttamente al sole. Inoltre la popolazione era stata invitata a rimanere in casa, bere molti liquidi e ripararsi con cappelli e ombrelli in caso di uscita.

Secondo il servizio meteorologico indiano le temperature resteranno alte ancora per qualche giorno, facendo così estendere la morsa di caldo almeno fino a metà settimana. Temperature così alte sono tipiche del mese di maggio che precede la stagione delle piogge monsoniche, ma mai fino ad ora la colonnina di mercurio era arrivata a segnare temperature così alte.

Le temperature sono così alte da metà aprile. Inoltre, dopo la morte di due tassisti a causa del calore nel West Bengal, le autorità hanno emesso un divieto di circolazione per cinque ore al giorno per i taxi senza l’aria condizionata.

Manuela Petrini: