Continua ad aggravarsi il bilancio di sangue dell'attentato di Strasburgo: dopo il giovane italiano Antonio Megalizzi e altre 3 persone, nelle ultime ore è deceduto, secondo quanto riferito da Le Monde, anche Barto Pedro Orent-Niedzielski, detto Bartek, 35 anni, il quale era in compagnia del giornalista italiano quando Cherif Chekatt ha aperto indiscriminatamente il fuoco sulla folla. L'uomo era stato ferito in fronte e, dopo cinque giorni di coma profondo, è morto senza mai svegliarsi. Anche suo fratello, attraverso un post su Facebook, aveva dato l'annuncio della morte del 35enne scrivendo che “Barto Pedro Orent-Niedzielski ci ha appena lasciato, grazie per il vostro amore e per la forza che gli avete dato”.
Le ultime ore
Sale quindi a cinque il numero delle persone uccise dalla pistola di Cherif Chekatt, a sua volta ucciso due giorni dopo l'attentato al mercatino di Natale in un quartiere vicino al luogo della strage. I parenti di Barto – come spiegato dal quotidiano Le Monde – avevano deciso di non scollegare gli strumenti che lo tenevano in vita, in modo che tutti i suoi amici potessero venire a salutarlo all'ospedale Hautepierre di Strasburgo. Secondo diversi testimoni, una enorme quantità di persone si è recata nella sua stanza per porgergli un saluto. Il cuore del 35enne ha cessato di battere attorno alle 18.
Il ricordo della città
Intanto, in mattinata, sono stato un migliaio le persone più di mille persone si sono radunate in Place Kléber, al centro di Strasburgo, per rendere omaggio alle vittime della strage. La statua che sorge nella piazza, in questi ultimi giorni, è diventata una sorta di memoriale per le persone uccise nell'attentato di Chekatt, con un gran numero di candele, fiori e messaggi dedicati a quelle che, al momento, sono cinque vittime.