Si erano conosciuti in Romania per mezzo di amicizie comuni e lui l’aveva invitata a raggiungerlo in Italia con la promessa di un lavoro. La ragazza, colma di speranze, aveva preso il primo aereo per Roma, trovando al gate dell’aeroporto un uomo apparentemente gentile ed affidabile.
Ma poi, giunti presso un hotel nel quartiere Esquilino, per la giovane romena è iniziato l’incubo: lui ha chiuso a chiave la porta, costringendola a prestarsi sessualmente. Poi le ha rubato i soldi, i documenti e il telefono e la mattina dopo, in seguito a una notte insonne, la ragazza ha subito il secondo stupro.
E sono state le sue grida a salvarla, perché alcuni vicini hanno immediatamente chiamato la polizia. Sul posto sono giunte due pattuglie del Commissariato Viminale, che vedendola sporgersi dalla finestra in lacrime hanno immediatamente individuato la stanza. Al loro ingresso hanno tratto in arresto il 34enne romeno con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e rapina. La ragazza è riuscita a sfuggire a quello che sarebbe potuto essere un tragico destino. E la vicenda di oggi è solo la punta dell’iceberg di una delle più grandi piaghe della nostra società: la tratta della prostituzione.