Ancora uno sbarco fantasma a Lampedusa. Nell'isola siciliana, a bordo di due piccole imbarcazioni slegate da qualsiasi ONG, sono arrivati 45 migranti. A darne notizia è don Carmelo Lamagra che ai cronisti presenti sull'isola ha dichiarato: “Sono arrivati su due imbarcazioni e soccorsi dalle forze dell'ordine. Adesso si trovano nell'hotspot”.
Situazione di stallo per la Sea Watch
Quest'ultimo arrivo che ha portato sulla terraferma 45 esseri umani, stride con la situzione della Sea Watch3. La barca che staziona a ridosso del limite delle acque territoriali italiane e che ha con sé 43 persone. Mentre per loro il porto dell'isola resta chiuso gli altri sono stati portati a terra da una motovedetta della Guardia di finanza che li ha avvistati quando erano già in prossimità dell'isola. I migranti (tra cui due bambini ed una donna incinta) provengono da Kenya, Somalia, Costa d'Avorio e Senegal. Molte delle persone sbarcate erano visibilmente disidratate per il viaggio. Sull'isola, però, non si fermano le proteste per il mancato approdo di uomini, donne e bambini presenti sulla Sea Watch3. Infatti stasera verrà organizzata una manifestazione di protesta. “Dormiremo sul sagrato della Parrocchia San Gerlando a Lampedusa – dicono gli attivisti del Forum Lampedusa solidale – fino a quando i naufraghi e l'equipaggio a bordo della Sea-Watch non verranno fatti scendere a terra, in un porto sicuro, come è giusto che sia”.
Vietato l'ingresso in Italia
Il provvedimento che ha di fatto bloccato la Sea Watch 3 a 15 miglia dall'isola di Lampedusa è stato firmato lo scorso sabato dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, come ha annunciato lui stesso con una diretta Facebook. “Ho appena firmato il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane, come previsto dal Nuovo Decreto Sicurezza“. Qualora i vertici della ONG decidessero di forzare il blocco andrebbero incontro al sequestro del natante e ad una multa.