A due anni dal terremoto di Amatrice del 24 agosto 2016 la sequenza sismica in Italia centrale non è ancora conclusa, tanto che si registrano 30 eventi al giorno. Lo rileva l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nello speciale pubblicato oggi sul blog dedicato ai terremoti e ripreso dall'Ansa. “Tecnicamente la sequenza non può considerarsi conclusa, anche se certamente il numero e la magnitudo degli eventi è diminuito notevolmente negli ultimi mesi“, scrivono i sismologi. “Attualmente – proseguono – rileviamo ancora una media di 30 eventi al giorno, la maggior parte dei quali di magnitudo minore di 2.0“. L'area interessata dalla sequenza sismica occupa un ampio settore dell'Appennino centrale, esteso per circa 80 chilometri da Camerino a L'Aquila e che lateralmente si estende fra 10 e 20 chilometri. Le ricerche condotte finora indicano che si è attivato un sistema di faglie e sono in corso nuovi studi per caratterizzarle e migliorare le conoscenze relative alla pericolosità dell'area.