La Procura della Repubblica di Ferrara ha aperto un fascicolo di inchiesta, ipotizzando il reato di omicidio colposo, nei confronti di 11 medici nel caso del 78enne della zona, morto nella notte tra il 9 e il 10 settembre, dopo aver contratto il virus del West Nile.
Il caso
Secondo quanto riportato da “Il Resto del Carlino”, il 78enne pensionato di Porporana, si era recato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di Cona lo scorso 24 agosto, lamentando mal di testa e difficoltà motorie. Al termine di una serie di accertamenti tra cui la Tac, l'uomo era stato dimesso il giorno seguente. Nel pomeriggio del 25 agosto, il ritorno al pronto soccorso per gli stessi problemi, nuovi accertamenti e la dimissione nella notte. Il primo settembre un nuovo ritorno in ospedale, il ricovero in Medicina d'urgenza e il trasferimento nel reparto di malattie infettive dove, nella notte tra il 9 e il 10 settembre, è deceduto. Il 9 settembre, la rachicentesi ha accertato la presenza del virus della Febbre del Nilo.
L'indagine
Dopo la denuncia dei familiari, è partita l'inchiesta, con il sequestro della cartella clinica da parte dei carabinieri, e tre giorni fa la notifica dell'iscrizione nel registro degli indagati per gli 11 medici che hanno avuto a che fare con il paziente. Ieri il conferimento dell'incarico al medico legale per l'autopsia che dovrà fare luce su quanto accaduto all'anziano. “I medici con cui ha conferito – ha spiegato l'avvocato Marco Linguerri che difende gli indagati – sono assolutamente tranquilli e sereni rispetto al loro operato. Detto questo – ha concluso – quando muore una persona è sempre una tragedia”.