Finché non ci saranno accordi europei su soluzioni strutturali per i migranti a bordo dei barconi, i Paesi Bassi non prenderanno parte a soluzioni ad hoc”. Le parole del segretario di Stato Mark Harbers al quotidiano De Telegraaf chiariscono un punto: L'Aia risponde picche all'Italia. Il governo del nostro Paese, solo poche ore fa, aveva invitato l'esecutivo neerlandese a farsi carico dei 47 migranti a bordo della nave Sea Watch, nella giornata di ieri, aveva rivolto la pura verso la Sicilia per allontanarsi dal maltempo imperversante attorno all'isola di Malta. Prua che il ministro e vicepremier Luigi Di Maio aveva invitato a rivolgere verso Marsiglia. Harbers ha fatto sapere che i Paesi Bassi “hanno preso nota della richiesta italiana” ma anche, della nave, loro non sono responsabili. Il che, in sostanza, significa che la risoluzione del caso Sea Watch 3 è tutt'altro che vicina.
La linea italiana
Ora come ora, la nave rischia di trovarsi nuovamente al centro di uno stallo europeo: il vicepremier Di Maio aveva fatto leva sul governo neerlandese affinché assumesse su di sé le responsabilità di una nave che, a conti fatti, batte la bandiera dei Paesi Bassi. Come già fatto nei giorni scorsi, Di Maio aveva specificato che il governo italiano era disposto a fornire aiuto e supporto tecnico e logistico agli operatori delle imbarcazioni, precisando però che i porti sarebbero rimasti chiusi. Linea condivisa pienamente dal collega Matteo Salvini che, preso a sua volta atto del “no” arrivato dai Paesi Bassi dopo la lettera ufficiale inviata al governo, aveva addirittura annunciato di star valutando una denuncia nei confronti dell'equipaggio di Sea Watch.
La Procura: “Sbarcate i minori”
Lo stallo vissuto dalla nave, a ogni modo, potrebbe incontrare una chiave diversa da quella politica per essere risolto. La Procura di Catania, nella persona del capo dell'ufficio Caterina Ajello, ha infatti chiesto che vengano sbarcati i minori non accompagnati presenti a bordo i quali, come spiegato dallo stesso magistrato, sono protetti da una particolare normativa. I minori in questa condizione presenti sulla nave sarebbero 8 che, in caso, potrebbero sbarcare nel porto siciliano di Augusta, in provincia di Siracusa.