La Francia trema ancora a poco più di un mese dall’eccidio di Charlie Hebdo. Non più Parigi ma Marsiglia, la grande città portuale del sud, multietnica per vocazione e quindi preda di quelle tensioni sociali esplose dopo la strage del settimanale parigino. Secondo alcuni testimoni alcuni uomini con il volto scoperto avrebbero sparato in aria con dei kalashnikov, terrorizzando i residenti. Il tutto mentre la città attende l’arrivo del premier Manuel Valls, insieme al ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, ed alla collega dell’Educazione, Najat Vallaud-Belkacem.
Sul posto sono già arrivati circa 40 poliziotti, secondo quanto si legge sul sito de “La Provence”. Si tratta delle teste di cuoio del Gipn, giunte all’interno del quartiere la Castellane, una delle zone più calde della banlieue di Marsiglia. Ma secondo Le Figaro non si tratterebbe di un attentato riconducibile alla jihad. La sparatoria sarebbe stata originata da uno scontro tra bande rivali per gestire la ricca piazza di spaccio. Nelle mire dei criminali sarebbe finito anche il direttore della polizia della città, Pierre-Marie Bourniquel.