La Cisl Lombardia lancia l’allarme sulle Rsa: tanti posti liberi ma….

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Emilio Didonè, segretario generale di Fnp Cisl Lombardia, lancia l’allarme sulle Rsa regionali. Con il blocco degli accessi per il Coronavirus, evidenzia il segretario, nelle Residenze Sanitarie per Anziani (Rsa) ci sono 16 mila posti liberi ma “migliaia di persone sono in lista d’attesa”. Secondo le associazioni dei Gestori delle Rsa, ci sono 16.000 posti liberi nelle strutture della regione, con liste d’attesa che li riempirebbero in poco tempo.

I numeri della Cisl sulle Rsa

“Ma il ginepraio realizzato durante i confronti tra Assessorato Welfare e rappresentanti Rsa – spiega il segretario dei Pensionati Cisl -ha di fatto determinato la richiesta di livelli di specializzazione non accompagnati da adeguati riconoscimenti economici”. Mancherebbero gli “impegnativi investimenti” sulle “attrezzature sanitarie e riabilitative e i costi della crescente qualificazione del personale”.

L’allarme

Le strutture perciò faticano a gestire questo sistema che grava completamente sull’onerosità delle rette. Il sistema ha “ricadute sui costi del personale” con conseguente minaccia di “Cassa Integrazione e licenziamenti” che poterebbero a “inevitabili processi negativi della qualità assistenziale”.

La lettera al presidente della Regione Attilio Fontana

“Presidente Attilio Fontanascrive Didonè in una lettera aperta – abbiamo saputo che ha nominato un gruppo di saggi per valutare le possibili evoluzioni del Sistema sanitario in Lombardia”. “Purtroppo ci troviamo a sottolineare che le personalità chiamate a far parte del gruppo dei saggi non hanno mai operato direttamente sul campo”. Infatti, prosegue, “nessuno di loro si occupa direttamente di organizzazione sanitaria quotidiana in ospedale o sul territorio. Sarebbe stato più giusto affiancargli persone che si confrontano tutti i giorni con i problemi della malattia”. “Avrebbero infine potuto fornire l’esperienza di una parte della realtà che a loro manca”.

Milena Castigli: