Una foresta di 320 km nelle vicinanze della zona di esclusione speciale di Chernobyl, la centrale nucleare saltata in aria nel 1986 nel più grave incidente nucleare della storia, è andata a fuoco. Lo scrive l’agenzia di stampa Interfax. Secondo il Servizio per le situazioni d’emergenza dell’Ucraina, le squadre di pompieri sono riusciti a impedire che le fiamme si dirigessero verso la centrale distrutta. “Per quanto riguarda il grande incendio nel territorio della Zona d’esclusione, le unità del Servizio di stato per le situazioni d’emergenza sono riuscite a fermare la diffusione del fuoco verso la centrale nucleare di Cernobyl”, ha scritto sul suo profilo Facebook il capo dei servizi di soccorso Zorian Shkiriak. “Il sarcofago – ha aggiunto – non è in pericolo”.
L’incendio nella zona di esclusione di Chernobyl si è verificato alla vigilia della riunione, oggi a Londra, dei contributori del fondo per il sarcofago destinato a mettere in sicurezza la centrale. Un incontro che è stato promosso dal G7 allo scopo di trovare altri finanziamenti per completare la copertura dell’impianto, entro la nuova scadenza di metà 2017. All’appello mancano 615 milioni di euro. Lo scorso lunedì, durante il vertice Ucraina-Ue a Kiev, il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker ha annunciato che Bruxelles stanzierà altri 70 milioni di euro, mentre la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) contribuirà con altri 350 milioni di euro. Il resto (195 milioni) dovrebbero metterlo contributori privati.