Il racconto di un abuso subito, fatto con ancora lo stato d’animo scosso ma un po’ confuso e dai contorni non sempre definiti. E la storia è quella di una giovanissima ragazza che avrebbe trascorso la notte di domenica 11 agosto nel centro sociale di Ivrea con un suo amico e un gruppo di frequentatori del posto, ma al mattino si sarebbe svegliata trovandosi ancora all’interno del centro, intontita dall’alcol e con i vestiti strappati e dei lividi sul corpo. La ragazza, ancora minorenne, non è di Ivrea ed è stata accompagnato alla madre a presentare una denuncia ai carabinieri. E’ stato aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo contro ignoti e la mattina di lunedì 20 agosto i militari hanno fatto irruzione nel centro alla ricerca di elementi che possano fornire ulteriori dettagli su quella notte, ma hanno trovato solo due bottiglie di superalcolici vuote.
La notte al “Castellazzo”
La giovane, appena 17 anni, ha raccontato che aveva un appuntamento con un suo amico alle 2 di notte dell’11 e agosto e si erano incontrati in via Arduino. Dopo essersi incontrati, lui la invita ad andare nel centro sociale “Castellazzo”, che si trova in quella stessa via, punto di ritrovo degli anarchici e dei membri dell’estrema sinistra piemontese vicini al centro sociale di Torino “Askatasuna”. Lì consumano bevande alcoliche e forse assumono droghe leggere mentre li raggiungono altri ragazzi che si uniscono a loro. Da quel momento in poi pressoché buio totale nelle mente della diciassettenne, che al mattino si sveglia sola nel centro sociale, appesantita dai postumi della serata, con gli indumenti strappati e parti del corpo coperte di lividi. A quel punto, secondo quando ha raccontato durante la denuncia, con fatica avrebbe percorso le poche centinaia di metri fino all’ospedale di Ivrea. Dopo gli esami di rito, i medici del pronto soccorso l’hanno dimessa senza aver riscontrato lesioni frutto di particolari violenze. Il referto, scrive La Stampa, è ritenuto dagli inquirenti “piuttosto dubbio”.
Le indagini
Dopo la denuncia della ragazza, il sostituto procuratore di Ivrea Lea Lamonaca ha aperto un fascicolo contro ignoti per violenza sessuale di gruppo. Nessuno figura ancora nel registro degli indagati, ma sono stati ascoltati come testimoni cinque ragazzi, alcuni coetanei di lei e alcuni più grandi, che erano al “Castellazzo” quella notte, pur non essendo frequentatori abituali del centro. Alle 8 di mattina del 20 agosto, alcune decine di agenti del commissariato di Ivrea e della Digos sono entrati nel centro, alla ricerca di elementi che fornissero maggiori dettagli su quello che è successo la notte dell’11, ma ne sono usciti con appena un paio di bottiglie vuote di bevande superalcoliche. Restano poi senza risposta altri interrogativi, scrive sempre La Stampa: come hanno fatto i giovani a entrare? Era aperto o hanno dovuto forzare?