Una terribile scoperta è avvenuta tre giorni fa nella provincia di Phichit, in Thailandia, da parte della polizia: un uomo ucciso, smembrato e dato alle fiamme. Ora, grazie all'individuazione di un tatuaggio sulla gamba parzialmente bruciata, le forze dell'ordine locali hanno confermato che il corpo è dell'italiano Giuseppe De Stefani, 62enne di Sondrio.
Il caso
I sospetti sugli autori del massacro cadono sull'ex moglie dell'uomo, una thailandese di 38 anni, e del suo amante francese le cui generalità non sono state rilasciate. Domenica scorsa la casa dell'ex moglie della vittima è stata perquisita e sarebbero stati trovati il passaporto italiano della vittima e una macchia di sangue su un tappeto, il cui Dna sarebbe stato inviato per le analisi.
Il movente, secondo quanto dichiarato dal sovrintendente della polizia di Bung Narang, il colonnello Chaisathien Maneejak, potrebbe essere di natura economica. La polizia ha inoltre dichiarato che l'uomo era in passato stato inserito in una “lista nera” da parte dell'immigrazione thailandese, riuscendo però a tornare nel Paese attraversando il confine con il Laos.
Il precedente del settembre scorso
Sono molti i nostri connazionali che vivono, almeno in alcuni periodi dell'anno, in Thailandia. Tanti sono anche coloro che scelgono il Paese per una vacanza. Tra questi ultimi anche il 33enne Andrea Parmeggiani, della provincia di Bologna, trovato morto Bangkok nel settembre scorso. Secondo le ricostruzioni, il ragazzo sarebbe deceduto per un malore.