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Italia. Coronavirus: contagi registrati 7.332, tamponi effettuati 152.196

Controlli dei Nas su 1.900 locali, 351 violazioni, il 43% per mancato uso di mascherine

In Italia, oggi, il numero dei contagi registrati è pari a 7.332. Gli attualmente positivi sono 92.445. Il numero delle vittime è in totale 36.289. I casi totali sono 372.799. Il totale dei dimessi guariti è 244.065. I ricoverati in terapia intensiva sono 539. Le persone in isolamento domiciliare sono 86.436. I pazienti ricoverati con sintomi ammontano a 5470. Il totale dei casi testati è pari a 7.809.920. I tamponi effettuati oggi sono 152.196, per un totale di 12.914.895.

La situazione regionale

La regione in testa alla classifica per maggior numero di positivi registrati è la Lombardia con 1844 casi. Seguono la Campania con 818, il Veneto con 657, la Toscana con 575, il Lazio con 543.

Controlli dei Nas

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha rafforzato i controlli sulle misure di contenimento dei contagi da coronavirus realizzando, in condivisione con il Ministero della Salute, effettuando uno specifico servizio di controllo sulle strutture di ristorazione.
A seguito di 1.898 ispezioni condotte, in una sola settimana, dai Nas in ristoranti, pizzerie, fast-food, pub e bar per controllare il rispetto delle misure anti Covid, sono state 351 le violazioni accertate.
È emerso che la violazione più diffusa, pari al 43% delle segnalazioni, è stata il mancato uso delle mascherine. Le ispezioni sono state svolte dai 38 nuclei dei Nas su tutto il territorio nazionale dal 5 all’11 ottobre, soprattutto nei locali della movida e in orari serali o notturni.
Le altre violazioni hanno interessato nel 9% la distanza insufficiente fra tavoli, nel 9% il mancato distanziamento sociale, nell’8% l’assenza di prodotti igienizzanti all’interno o all’ingresso dei locali nonché l’omessa attuazione delle corrette e periodiche procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti (3%). Mentre ulteriori inosservanze, pari al 15%, hanno riguardato altri obblighi previsti sia da normative nazionali che regionali e locali, oggetto di autonome ordinanze, relative ad esempio alla segnaletica orizzontale sui percorsi da seguire, omessa registrazione degli avventori e misurazione della temperatura corporea.

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