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Irlanda: esperti confermano esistenza fossa comune in ex orfanotrofio cattolico

Sono centinaia i bambini senza nome sepolti in Irlanda, nella fossa comune che è stata scoperta nel terreno di un orfanotrofio cattolico, chiuso nel 1961. La macabra scoperta è stata fatta da un gruppo di esperti che ha confermato il sospetto che ci siano state 800 sepolture non classificate secondo quanto riportano i certificati ritrovati. In base ai test del Dna eseguiti sui resti delle ossa, il team di esperti ha scoperto che i corpi presenti all’interno della fossa avevano tra le 35 settimane e i tre anni.

La macabra scoperta

Si è arrivati a questa scoperta grazie al lavoro svolto da una commissione di inchiesta sulle “case” per ragazze madri gestite da religiose. La struttura dove sono stati ritrovati i resti umani si trova a Tuam, nell’Irlanda nord occidentale, e fu attiva tra il 1925 e il 1961. Tutto è partito da alcuni documenti ritrovati dalla ricercatrice Catherine Corless sulle morti infantile presso la struttura di Tuam, nella contea di Galway. La Corless aveva scoperto una fossa comune, una struttura divisa in 20 “camere”, con i cadaveri di feti, neonati e bambini.

Lo choc dell’Irlanda

Si tratta di una notizia “triste e disturbante”, ha dichiarato il ministro per l’infanzia Katherine Zappone, ma “non inaspettata”. “Finora avevamo soltanto dei sospetti – ha affermato la ministra -. Adesso abbiamo la conferma che i resti sono lì e che risalgono ai tempi della Mother and Baby Home, attiva a Tuam dal 1925 al 1961″.

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