Il primo caso d'influenza dell'autunno 2019 è stato diagnosticato a Parma. Il virus ha colpito una bambina di sei anni ricoverata con febbre e mal di gola al reparto Pediatria generale e d'urgenza. Nei laboratori dell'azienda ospedaliero-universitaria emiliana i virologi hanno analizzato il tampone faringero della piccola e individuato il tipo di virus: B. Il bacillo, di cui esistono il tipo A e il tipo C, colpisce in media tra il 4 e il 12% della popolazione italiana, riporta il sito del Ministero della Salute. Nell'autunno/inverno 2019/2020, secondo gli esperti, il numero di ammalati scenderà sotto la media stagionale. Saranno però in giro altri agenti patogeni probabilmente più pericolosi per bambini e anziani.
Meno malati, ma più rischi
Le previsioni parlano di 14 milioni di persone ammalate nella prossima stagione invernale: 6 di influenza, 8 di altre sindromi. Lo scrive Adnkronos, citando il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche all'Università di Milano e direttore sanitario dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico ortopedico Galeazzi, sempre nel capoluogo lombardo. “La stagione influenza in arrivo non sembra pesantissima”, dichiara l'esperto. Ma non sarà una passeggiata di salute perché, spiega Pregliasco, “esordiranno” in Italia due nuovi virus, più pericolosi per i soggetti deboli: “Si sono diffuse due nuove varianti dei virus H3N2 e H1N1, le quali, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, sono responsabili di forme influenzali che, soprattutto l'H1N1 nei bambini piccoli e l'H3N2 nei soggetti anziani e fragili, possono provocare maggiori severità e un più alto rischio di complicanze”. Saranno inoltre in circolazione i virus B/Colorado e A/Kansas, che già hanno colpito negli altri anni.
Cosa fare
Cura, riposo, medicine. Sono queste le armi di cui disponiamo contro l'influenza. Il ricercatore spiega da quali sintomi possiamo riconoscerla. Un improvviso attacco di febbre, con una temperatura corporea di 38 gradi, dolori muscolari o articolari, sintomi respiratori come tosse, congestione nasale o mal di gola. Se ci si ammala, continua Pregliasco, non serve correre al pronto soccorso, ci si può curare con i farmaci adatti. Poi specifica: “Non fare autoprescrizione con gli antibiotici, utilizzarli solo ed esclusivamente dietro prescrizione medica”. In merito al vaccino antinfluenzale, il virologo lo definisce “un'opportunità”. Ma avvisa: “Non ci mette a riparo da tutti i virus in circolazione”.