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Indonesia: via libera all’esecuzione dei due australiani

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È stato dato il via libera dalle autorità indonesiane per il trasferimento di due cittadini australiani, condannati a morte per traffico di droga, dalla prigione di Bali, dove sono stati detenuti, a un’altra struttura carceraria presso la quale verrà inflitta loro la pena capitale. Il capo della procura di Bali, Momobk Bambang Samiarsi, non ha fornito però dettagli su quando e dove i due saranno uccisi, sostenendo che i tempi dell’esecuzione non sono stati decisi, ma che sarà il prima possibile perché “prima è meglio è”.

I due trafficanti sono stati condannati come capi della banda conosciuta come “i nove di Bali” che traffica in eroina, sono stati arrestati nel 2005 e condannati a morte l’anno seguente. Gli avvocati difensori dei due imputati, Andrew Chan e Myuran Sujumaran, avevano presentato istanza per ottenere la grazia, che viene concessa in casi rarissimi, ma il presidente Joko Eidodo l’ha negata.

L’Australia ha protestato contro la condanna e il primo ministro Tony Abbott, con il ministro degli Esteri Julie Bishop, hanno parlato di “errori scioccanti”. Infatti secondo i politici australiani i due “devono pagare per i loro crimini con pene detentivamente lunghe”, ma la pena capitale sembra eccessivamente severa. Bishop ha lanciato inoltre un appello a Giacarta, dicendo che questa mozione va al cuore di quella che loro credono essere una grave ingiustizia contro due cittadini australiani, “che si trovano ad affrontare il plotone d’esecuzione in Indonesia”.

Claudia Gennari: