È tragico il bilancio in India: sono almeno 180 le persone morte a causa delle violente inondazioni di questi giorni, causate dalle piogge monsoniche. Ma la tragedia è su più ampia scala: sono infatti oltre un milione e 200mila i senza tetto, alloggiati ora in campi di fortuna.
Una situazione simile ha colpito anche il vicino Pakistan, la Birmania e altri Paesi asiatici. Fenomeni del genere avvengono ogni anno in Asia a causa dei monsoni, ma il 2015 si sta rivelando particolarmente piovoso, con la conseguenza di numerosi allagamenti e frane che hanno letteralmente isolato molte zone, costringendo migliaia di persone ad abbandonare, forse per sempre, le proprio abitazioni.
Difficili i soccorsi: accedere alle zone interne è letteralmente impossibile per le squadre di terra e non sempre è possibile ricorrere agli elicotteri, a causa del terreno impervio e delle condizioni climatiche ancora proibitive. Le Nazioni Unite hanno fatto sapere di seguire con molta apprensione l’evolversi della situazione, soprattutto in Birmania, dove il bilancio dei morti – attualmente fermo a 46 – potrebbe essere molto più grave di quanto inizialmente stimato.