Tragedia in Val di Susa, in Piemonte. Una bambina di nove anni è morta sulle piste da sci di Sauze d'Oulx dopo aver avuto un incidente, verso le 14.30. La piccola, che sta sciando con il papà, ha perso il controllo, è precipitata a valle per 50 metri ed è andata a schiantarsi contro una barriera frangivento, procurandosi un forte trauma toracico che ha fermato il suo cuore. Trasportata d'urgenza per la grave caduta e lo schiacciamento toracico, in elicottero, all'ospedale Regina Margherita di Torino in arresto cardiocircolatorio. I medici del 118 hanno tentato più volte di rianimarla, per oltre 30 minuti, sia immediatamente dopo lo schianto che nel viaggio sull'elicottero verso l'ospedale, ma purtroppo invano. La bambina è morta poco dopo l'arrivo in Pronto Soccorso.
Sulla pista di Sauze una pattuglia di sciatori dei Carabinieri della stazione di Oulx per ricostruire la dinamica dell'incidente. La bambina è originaria di Roma e si trovava in Piemonte per le festività natalizie. Indossava regolarmente il casco ma la pista, a detta degli esperti, per quanto sicura è impegnativa. “La pista 'Imbuto' è una pista rossa. Una pista già impegnativa, per buoni sciatori“, spiega Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres spa, la società che gestisce gli impianti del comprensorio sciistico della Via Lattea, in alta Valle di Susa, uno dei più importanti del Nord Ovest. “Quella pista – continua Brasso – è sicura: regolarmente palinata, con i cartelli che consigliano di rallentare e con la barriera frangivento al di fuori della pista. La visibilità era buona. In questo momento, per tutti noi, è predominante la tristezza. Noi offriamo divertimento – conclude Brasso – e quando succedono queste cose siamo i primi ad essere colpiti e a patirne“.