Sono passati due giorni dal devastante incendio della Grenfell Tower di Londra, durante i quali la portata reale del dramma si è finora solo potuta ipotizzare. È salito a 30 il numero delle vittime accertate ma, secondo quanto riportato dalle autorità londinesi, ci sarebbero non meno di 70 dispersi ancora intrappolati nell’edificio, ridotto ormai a un rudere pericolante.
Nessun superstite tra i dispersi
Secondo i soccorritori, le speranze di trovarvi qualcuno ancora in vita sono praticamente nulle. Fra le persone che ancora mancano all’appello anche i due giovani fidanzati italiani, Marco Gottardi e Gloria Trevisan, residenti al 23esimo piano del grattacielo e irrintracciabili da quando, dopo aver parlato con le rispettive famiglie in un’ultima straziante telefonata, la linea si è interrotta lasciando i familiari nel dubbio e nel dolore.
Il sostegno della Regina Elisabetta II
I nuovi riscontri numerici sono stati diramati dal comandante della polizia, Stuart Cundy, e riportati dalla Bbc. Nel frattempo, la Regina Elisabetta II si è recata sul luogo del disastro assieme al principe William per incontrare i residenti dello stabile andato a fuoco e ascoltare le loro storie, le loro testimonianze e il dolore che trasudava dalle loro parole. Lo stesso non ha fatto la premier britannica, Theresa May, bersagliata dalla stampa locale per non aver finora incontrato gli inquilini della Grenfwell nonostante la sua visita di ieri sul posto. Al contrario, il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, si è intrattenuto a dialogare con i superstiti e, come lui, il sindaco della capitale britannica, Sadiq Khan.
La stessa premier, nella giornata di ieri, aveva chiarito che un’indagine approfondita sarà avviata per far luce sulle cause della tragedia e, allo stesso modo, per cercare di capire quali fattori abbiano determinato una combustione così rapida dell’interno stabile.