E' salito a 17 il numero delle vittime causate dagli incendi che si sono sviluppati negli ultimi giorni nel nord della California. Da domenica scorsa, quando secondo fonti locali sono divampati i primi roghi, oltre 20 mila persone sono state sfollate dalle loro case, mentre altre 150 risultano disperse. Proprio alla luce di questo ultimo dato, le autorità temono che il bilancio delle vittime possa aumentare.
Oltre 46 mila ettari in fumo
Secondo quanto reso noto dal Dipartimento forestale e della protezione contro gli incendi dello stato, più di 46.500 ettari di terreno sono finiti in fumo. Almeno 1.500 edifici, tra abitazioni e negozi, sono stati distrutti. Le fiamme minacciano una lunga striscia di territorio a nord di San Francisco che tocca ben otto contee, da Windsor a Santa Rosa fino a Sonoma.
Approvato lo stato di emergenza
Per contenere gli incendi sono stati impiegati migliaia di vigili del fuoco, inoltre, elicotteri e aerei antincendio sono stati utilizzati per gettare centinaia di migliaia di litri di liquido ritardante sugli incendi, e soprattutto nelle zone più a sud per evitare che le fiamme raggiungano le zone che non sono state ancora colpite. Inoltre, durante una visita nelle zone devastate dai roghi, il vice presidente Mike Pence ha comunicato che il presidente Donald Trump ha approvato la richiesta di stato di emergenza e la dichiarazione di disastro naturale che erano state avanzate dal governatore della California, Jerry Brown.