Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime degli incendi in California. L'ultimo bollettino diffuso dalle autorità americane parla di 63 morti, mentre il numero dei dispersi è salito a oltre 600. “Gli incendi hanno trasformato la California in una zona di guerra” ha dichiarato lo sceriffo della contea di Butte, Kory Honea, come riporta la tv locale Kcra.
Il fumo inquina l'aria
Nel frattempo le autorità americane hanno disposto la chiusura delle scuole a San Francisco, Sacramento e Oakland a causa della bassa qualità dell'aria. Infatti, il fumo degli incendi sta inquinando l'aria di alcune grandi città, costringendo le autorità di San Francisco a sospendere anche il servizio della popolare funivia della città.
Sei i fronti di fuoco attivi
I vigili del fuoco e i volontari sembrano essere riusciti a rallentare l'avanzata delle fiamme, ma il loro pieno contenimento non sarebbe prevedibile a breve. Al momento sono sei gli incendi attivi, tre dei quali considerati di maggiore entità. Il più distruttivo è stato ribattezzato Camp Fire e sta devastando la Californiadel nord, fino ad oggi ha bruciato 138 mila acri, oltre 8.500 abitazioni e la città Paradise.
Sabato Trump sarà in California
Intanto, la portavoce Lindsay Walters, ha annunciato che il presidente Donald Trump andrà sabato in California e potrebbe visitare anche i resti di Paradise. La visita di Trump segue la polemica – aperta dal presidente – che nei giorni scorsi ha addossato la colpa dei ripetuti incendi nel Golden State alla cattiva gestione dei boschi dello Stato. “Non c'è ragione per questi costosi incendi se non la cattiva gestione dei boschi. Ogni anno miliardi di dollari sono stanziati. Serve una soluzione ora o basta ia pagamenti federali”, ha twittato Trump nei giorni scorsi.