Gli uffici dell’Istituto culturale francese di Gaza City sono andati distrutti: nella notte è divampato un incendio preceduto da due esplosioni e le sue cause sono ancora incerte. Secondo fonti palestinesi il rogo è stato causato da serbatoi di carburante difettosi, mentre una fonte diplomatica ha parlato di probabile origine “criminale” dell’episodio. L’edificio, che non è gestito da cittadini francesi, era comunque vuoto per la festa musulmana di Eid al-Adha. Anche le parole del portavoce del ministero dell’Interno di Gaza Iyad al Bozum sono vicine all’ipotesi secondo cui il rogo sia stato causato da un guasto, ma fonti diplomatiche hanno affermato che è stata aperta un’inchiesta della polizia.
Entrambe le ipotesi presentate hanno un fondamento, e saranno le indagini a stabilire la verità: gli uffici diplomatici istituzionali, infatti, sono in allerta dall’inizio dell’offensiva dell’Isis e alleati. Ma la striscia è anche sottoposta all’embargo israeliano e subisce spesso blak out elettrici. Per questo sono attivi numerosi generatori di corrente e serbatoi di carburante per alimentarli.