Nuovo intervento “a gamba tesa” della tecnologia nel mondo del lavoro. Protagonista è ancora il colosso del commercio on-line Amazon, recentemente finito al centro di polemiche dopo le proteste dei propri lavoratori per buste paga magre e ritmi troppo intensi nonché per aver aperto un negozio, negli Stati Uniti, privo di lavoratori umani. Ora l'azienda vuole mettere al polso dei lavoratori dei braccialetti elettronici. “Amazon – scrive l'agenzia specializzata in aziende e tecnologie GeekWire – si è già guadagnata la reputazione di una società che trasforma i dipendenti, pagati poco, in robot umani che lavorano vicino ai veri e propri robot, portando avanti compiti ripetitivi di packaging il più velocemente possibile”.
Il braccialetto avrebbe la funzione di controllare le azioni dei lavoratori e gestirle comunicando con i trasduttori a ultrasuoni posizionati nell'ambiente circostante e un ''modulo di gestione'' che permette di tracciare i movimenti. Ad esempio, se il lavoratore mette la mano in una posizione non propedeutica ai fini della sua mansione, il braccialetto vibra. E ancora, secondo quanto scrive GeekWire, che ha visto il brevetto, quando verrà effettuato un ordine su Amazon, i dettagli saranno trasmessi sul mini computer al polso del dipendente che dovrà scattare a prendere la merce, metterla in una scatola e passare al compito successivo. “I sistemi attuali per tracciare dove sono immagazzinati i prodotti dell’inventario possono richiedere al lavoratore di svolgere atti che gli fanno perdere tempo” scrivono nel documento gli ingegneri che hanno sviluppato la nuova tecnologia, “per questo sono interessanti tutti i nuovi metodi per tenere traccia di dove sono posizionati i prodotti dell’inventario”. Il brevetto, depositato nel 2016 è stato riconosciuto ufficialmente questa settimana, e per il momento non è ancora stato adottato.
L'idea di Amazon – riferisce sempre l'agenzia – è quella di usare il braccialetto per creare un'automazione totale dei processi. Non più uomini, ma robot: la questione assume risvolti etici che preoccupano.