Non cessa l'emergenza sulla rotta mediterranea, attraverso la quale altri 72 migranti sono sbarcati alcune ore fa presso la spiaggia di Capo Bruzzano, presso Africo, in Calabria. Il gruppo, composto da persone di nazionalità curda irachena e afghana e comprensivo di 12 minorenni, pare sia arrivato in Italia attraverso la rotta turca, a bordo di una barca a vela battente proprio la bandiera con la mezzaluna del Paese. Secondo le prime informazioni, l'imbarcazione avrebbe lasciato i porti della Turchia (anche se non è ancora chiaro da quale località sia partita) una settimana fa e, al momento, si trova sotto sequestro nel porto di Roccella Jonica. I migranti a bordo, invece, sono stati soccorsi per primi dai pochi bagnanti e, successivamente, da sanitari del 118. Per ora, 33 di loro sono stati trasferiti in un centro d'accoglienza a Bianco, mentre gli altri 39 saranno accolti nella stessa Roccella Jonica.
Su Aquarius 141 migranti
Nel frattempo, nelle acque del Mediterraneo prosegue senza sosta l'intervento di salvataggio delle navi appartenenti alle ong. L'imbarcazione Aquarius, la stessa al centro del lungo contenzioso di un paio di mesi fa fra il governo italiano e le organizzazioni non governative che la gestiscono (Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere) sul destino dei 629 migranti a bordo allora (poi sbarcati a Valencia), ha soccorso 141 persone nell'ambito di due differenti operazioni. Come riportato in un tweet dalla stessa Sos Mediterranée, “Aquarius rimarrà in zona ricerca e soccorso attenta a ogni altra eventuale imbarcazione in difficoltà”. I due salvataggi hanno compreso dapprima una piccola imbarcazione con 25 persone a bordo e, più tardi, “una barca di legno sovraffollata con 116 uomini, donne e bambini, tra cui 67 minori non accompagnati, perlopiù da Somalia ed Eritrea”.
Come specificato ancora dalla ong, l'operazione è stata portata a termine “in acque internazionali a 24 miglia dalla costa della Libia, a nord di Abu Kammash”. Per quanto riguarda l'imbarcazione soccorso in precedenza, Sos Med. ha spiegato che, a bordo, vi erano “25 persone, tra cui 6 donne, a 26 miglia dalla costa libica, a nord di Zuwarah”. Anche questa operazione, spiegano, è stata condotta e conclusa “in acque internazionali”. La nave era tornata in mare appena il 2 agosto scorso, riprendendo il largo dopo essere partita dal porto di Marsiglia.