Ancora una volta lo stalking ha fatto un’altra vittima. Questa volta perĆ² a subire le continue chiamate, visite sotto casa, a ricevere la moltitudine di mail non era una donna, ma un appuntato dei carabinieri che, dopo una furiosa lite, ha sparato un colpoĀ di arma da fuoco contro quella che era diventata la sua persecutrice – ferendola gravemente alla testa – e poi si ĆØ ucciso.
Secondo le prime informazioni, sembra che all’origine della lite ci sia un’amicizia fraintesa, con la donna convinta che si trattasse di un sentimento piĆ¹ profondo. A quanto sembra la 33enne non accettava la fine del loro rapporto amichevole, decisa dal carabiniere che sembra avesse avuto anche una discussione in famiglia per le continue telefonate e messaggi delle donna alla moglie.
Il tentato omicidio, e poi il suicidio, sarebbe avvenuto intorno alle due di notte di domenica. IL carabiniere ha sparato due colpi di pistola, il primo alla donna che ĆØ stata colpita alla testa e trasportata in gravi condizioni all’ospedale, il secondo contro se stesso. L’arma usata dal militare sarebbe una Smith and Wesson calibro 38, regolarmente detenuta, e non la pistola d’ordinanza.