Le Festività non fermano i viaggi della speranza di quei disperarti che scelgono – se così si può dire – di affrontare il mare di dicembre pur di fuggire dall’orrore del proprio Paese. E così nello Stretto di Sicilia nella notte sono stati condotti dalla Marina militare quattro diversi eventi di salvataggio. Alle operazioni hanno partecipato le navi della marina Borsini, Driade ed Etna, insieme ai mercantili Cougar e St. Jerneborg. I migranti, tra cui donne e minori, sono poi stati trasbordati su nave Etna per gli screening sanitari e i controlli di sicurezza propedeutici al trasferimento a terra.
Un sospetto caso di Tbc e malaria è stato posto in bio-isolamento a bordo di nave Etna e quindi trasferito a terra con l’elicottero della nave. Una donna nigeriana ha dato alla luce un bambino su nave Etna, mamma e bimbo stanno bene e sono ora in trasferimento per Messina, dove arriveranno oggi pomeriggio insieme ad altri circa 900 migranti.
Ma non è un problema solo italiano. Navi spagnole hanno soccorso nel Mar Mediterraneo, al largo dell’Andalusia, un’imbarcazione con a bordo 45 migranti originari dell’Africa Subsahariana. Il battello è stato trainato a Motril, nel Sud della Spagna. Tra di loro ci sono otto donne e quattro bambini. Un portavoce della Guardia civile ha precisato che oltre all’imbarcazione soccorsa, non sono stati avvistati altri natanti. Secondo l’Unhcr almeno 3.400 persone (su 207.000 che ci hanno provato) sono annegate nel 2014 tentando di attraversare il Mediterraneo.