Sulla nave Diciotti ci sono 29 bambini? Loro scendano, faccio un passo oltre”. Prova a sciogliere qualche riserva il ministro dell'Interno Matteo Salvini, al culmine di una giornata tutt'altro che facile per il governo così come per i 177 migranti a bordo della Diciotti, la nave della Guardia Costiera ancorata al porto di Catania ma per ora impossibilitata a sbarcare le persone soccorse nel Mediterraneo la scorsa settimana. In mattinata, una lettera dell'Associazione dei Magistrati per i minori aveva invocato la discesa almeno degli eventuali minori a bordo (della presenza dei quali si era finora parlato senza tuttavia avere conferme ufficiali) per provvedere alle immediate necessità: “Se ci sono dei bambini possono scendere adesso – ha detto Salvini in una diretta su Facebook -, degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”. Le operazioni di sbarco sono poi iniziate verso la mezzanotte: si tratta di 27 minori non accompagnati che, ora, saranno portati in centri di accoglienza.
L'affondo
Da questa mattina in avanti, la sorte della Diciotti ha tenuto banco su quasi tutti i fronti governativi, dalla presidenza della Camera alle opposizioni. In particolare, dopo alcune ore di stallo, era stato proprio il capo di Montecitorio, Roberto Fico, a invocare lo sbarco delle 177 persone a bordo della nave scrivendo che, subito dopo la prestazione dei primi soccorsi, sarebbe stato dato il via al programma di ricollocazione in accordo con l'Unione europea. Punto su cui non ha trovato l'accordo del vicepremier leghista che, nella stessa diretta, si è rivolto direttamente a Fico: “Tu fai il presidente dalla Camera e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso”. Poi chiosa: “Bertinotti, Fini, Boldrini, Fico…mi viene il dubbio che non sia una carica fortunata”.
L'inchiesta
Nel frattempo, la Procura di Agrigento ha aperto un'indagine per sequestro di persona e arresto illegale in riferimento al trattenimento dei 177 migranti a bordo della nave della Guardia Costiera. Inchiesta che, a ora, è a caico di ignoti, con le ipotesi di reato suscettibili a modifiche in quanto la complessità della vicenda richiederà un'approfondita valutazione delle normative vigenti su casi simili. Risale a meno di un'ora fa il sopralluogo del procuratore di Agrigento (nonché titolare dell'inchiesta), Luigi Patronaggio, sulla nave Diciotti: “La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia. E comunque, in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare”. Dell'inchiesta ha parlato ironicamente anche Matteo Salvini, in un post su Twitter: “Pare che per la nave Diciotti, ferma a Catania, la Procura stia indagando 'ignoti' per 'trattenimento illecito' e sequestro di persona. Nessun ignoto, indagate me”. In precedenza, in diretta su Facebook, aveva detto rivolto a chi contesta la sua linea sull'immigrazione: “O cambiate Paese o cambiate ministro”.