La Digos ha arrestato due persone con precedenti di spaccio. Hanno entrambi 32 anni e sono i due soggetti arrestati dopo essere stati bloccati in via Santa Lucia, durante gli scontri di ieri sera a Napoli. Uno dei due reggeva in mano una bottiglia vuota. Gli investigatori stanno visionando tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza attive lungo il percorso del corteo e nella zona degli scontri, per identificare il maggior numero possibile di coloro che hanno compiuto azioni violente. Il lavoro reso difficile da cappucci e mascherine chirurgiche indossati da quasi tutti i partecipanti.
L’organizzazione prima degli scontri
I gruppi violenti si sono infiltrati, ingrossandone le fila, in una manifestazione pacifica contro il coprifuoco che era stata annunciata due giorni fa da un gruppo di commercianti. Il tamtam sui social si è moltiplicato dopo l’annuncio del lockdown fatto ieri pomeriggio da De Luca, coinvolgendo anche studenti e mondo universitario. Hanno organizzato in anticipo le azioni violente, come conferma l’utilizzo di decine di scooter per ostacolare le forze dell’ordine. Una “regia” sulla cui genesi si indaga a 360 gradi. Sui social rimbalza in queste ore un post lanciato ieri da Forza Nuova, che si diceva pronta a “scendere in piazza al fianco del popolo di Napoli senza paura, con il vigore tipico della nostra gente”.
L’attacco alle forze dell’ordine
“Questa notte abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza”. Così il questore di Napoli Alessandro Giuliano sulla guerriglia urbana in città.
“Mentre Mattarella riunisce il consiglio di guerra e De Luca prepara un vergognoso #lockdown Forza Nuova è pronta a scendere in piazza al fianco del popolo di Napoli senza paura, con il vigore tipico della nostra genete. No #dittaturasanitaria ” aveva scritto il capo di Forza Nuova, Roberto Fiore, su twitter ieri sera.
Atti criminali contro le forze dell’ordine
Le proteste di ieri a Napoli contro il coprifuoco e l’ipotesi di un lockdown sono un fatto “gravissimo”. E “l’aggressione alle Forze dell’Ordine e la guerriglia urbana” sono “atti criminali”. E così si devono trattare”. A sostenerlo è il vice ministro dell’Interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri secondo il quale “non è stata una protesta spontanea, ma azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell’estremismo politico”.