Accoltellato alla gola perché aveva un crocifisso al collo. Non è successo in qualche territorio dove la persecuzione dei cristiani è – come raccontano recenti cronache dalla Sri Lanka – una triste regola. E' successo a Roma, culla della cristianità.
I fatti
Un marocchino avrebbe individuato il crocifisso al collo di un uomo – originario dell'Est Europa, stando a quanto riferisce l'Ansa – a bordo di un autobus. Dopodichè, stando alle testimonianze, avrebbe tentato di sgozzarlo senza fortunatamente riuscirci. Soccorsa, la vittima è stato trasportata in ospedale dove ha avuto 21 giorni di prognosi. L'aggressore straniero ha poi tentato la fuga ma è stato fermato da un poliziotto. Secondo voci non confermate, il marocchino avrebbe urlato prima dell'aggressione “italiano di m…a” scambiando la vittima per un cittadino locale.
Salvini a prefetti e questori: “Più attenzione”
A seguito del fatto, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha scritto a tutti i preferri e questori, “per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti”, si legge nel documento del Viminale. “Il governo Cinque stelle-Lega non ha ancora compreso che siamo in guerra contro i terroristi islamici e dobbiamo usare tutte le armi per difendere la sicurezza degli italiani”. Lo afferma in una nota Edmondo Cirielli (FdI), questore della Camera dei Deputati, auspica che “si proceda con l'aggravante dell'odio razziale e mi auguro che da parte dalla sinistra si levi un coro di indignazione contro chiunque stia tentando di distruggere le basi della nostra civiltà e attentando alla nostra pace sociale conquistata con secoli di sacrifici dei nostri avi”.