Un 21enne di nazionalità romena è stato indagato per lo stupro e l’omicidio della piccola Maria, la bimba di 10 anni trovata morta e nuda nella piscina di un casale a poche centinaia di metri dalla sua casa a San Salvatore di Telesino, in provincia di Benevento. Secondo l’esame autoptico eseguito sul suo cadavere, la bimba è stata stuprata ed è poi morta per annegamento. Parlando con le forze dell’ordine i genitori hanno riferito che la figlia non sapeva nuotare.
Il giovane, ancora a piede libero, è stato ascoltato dagli inquirenti davanti ai quali si è dichiarato innocente, sottolineando che a Maria non avrebbe “mai potuto farle del male. Per me era come una sorella”. Le autorità hanno specificato che su giovane gravano dei forti sospetti, ma la sua iscrizione nel registro degli indagati è al contempo un atto dovuto per consentire l’eventuale nomina di un consulente per l’autopsia sul corpicino della bimba.
Nel frattempo, l’avvocato dei genitori di Maria, Michele d’Occhio, ha comunicato che dall’autopsia sono stati rivelati dei graffi sulla schiena della bambina, senza però fornire ulteriori particolari sulla natura degli stessi. “I genitori di Maria – ha aggiunto – sono profondamente turbati perché l’indagato era considerato una persona di famiglia”.