Una morte inspiegabile, l’ennesimo giallo di questa Italia violenta. E’ accaduto, attorno alle 20 di questa sera, di fronte al Palazzetto dello Sport di Pordenone. Un istruttore di judo, appena uscito dalla palestra dopo un allenamento con i pesi, è stato trovato morto con la sua compagna all’interno della propria auto. Ad accorgersi della presenza di due persone prive di vita, nell’abitacolo di un’utilitaria, è stato un istruttore di judo che, uscito a sua volta dalla palestra pochi istanti prima, ha notato il veicolo con il finestrino rotto e due giovani esanimi e in una pozza di sangue, con ferite d’arma da fuoco alla testa. Sul posto sono giunti dapprima i Vigili del fuoco del Comando provinciale, che si trova esattamente di fronte alla struttura sportiva: i primi vigili sono accorsi addirittura a piedi, richiamati dalle richieste di soccorso, ma constatato di non poter più fare nulla per gli occupanti del veicolo – una Suzuki Alto -, hanno atteso l’arrivo del 118 e dei Carabinieri. La zona è stata immediatamente transennata per permettere i rilievi degli esperti della Scientifica. Sul posto anche il medico legale, inviato dalla Procura della Repubblica di Pordenone.
Gli inquirenti si sono stretti nel riserbo più assoluto: in un primo momento, era circolata la voce che accreditava la tragedia come un omicidio-suicidio, ma i successivi rilievi hanno tolto alcune certezze e taluni elementi non convincono gli investigatori, i quali non hanno affatto escluso che i due giovani possano essere stati freddati da una terza persona. Saranno decisivi gli accertamenti nelle prossime ore e l’autopsia sulle vittime. Nel frattempo i Carabinieri – i quali non hanno chiarito se l’arma del delitto sia stata rinvenuta stanno svolgendo indagini serrate e controllando le telecamere della videosorveglianza pubblica e privata della zona.
Le due persone morte sono Trifone Ragone, 29 anni, originario di Monopoli (Bari), Sottufficiale dell’Esercito in servizio al 132/o Reggimento Carri di Cordenons, che fa parte della Brigata Corazzata Ariete. Accanto a lui c’era la compagna Teresa Costanza, 30 anni, originaria di Agrigento, laureatasi alla Bocconi nel 2010 in Marketing Management ed ora dipendente delle Assicurazioni Generali. La coppia, da quanto si è appreso, viveva a Pordenone da un paio d’anni. L’uomo era piuttosto noto negli ambienti della pesistica dove aveva ottenuto anche buoni risultati agonistici. Un paio d’anni fa, aveva anche vinto la selezione di Lignano (Udine) del concorso di ‘Mister Friuli Venezia Giulia’.