Siamo abituati a pensare che il “male” sia sempre fatto dagli altri; ancora più facile identificarlo con popoli di culture diverse, lasciando i giudizi a briglia sciolte. Poi accade che una di quelle news che sei abituato a leggere in Paesi lontani accade dietro casa. E’ la storia di una ragazza italiana frustata con i cavi elettrici e obbligata a inginocchiarsi su vetri rotti.
Con questi metodi un padre-padrone cercava di evitare che la figlia sedicenne uscisse con potenziali ‘fidanzatini’. E’ accaduto nell’Aretino. Il papà è accusato di maltrattamenti e la figlia è attualmente in una struttura protetta. I genitori non la possono vedere ma chiedono che il provvedimento sia annullato. E’ stata lei, secondo quanto ricostruito, a raccontare tutto ai carabinieri dopo quanto accaduto tra le mura domestiche.