Scoperta una truffa in Gran Bretagna sul riso: il tipo Ribe, di qualità inferiore, veniva spacciato per Arborio, una delle tipologie più raffinate. Secondo quanto scrive il Mail on Sunday, a scoprire la truffa è stata la società italiana “Riso Gallo”, il più grande importatore di riso del Regno Unito. L’azienda, infatti, ha come pratica abituale quella di verificare direttamente nei punti vendita di tutta Europa i prodotti esposti con il proprio marchio. Dopo averne testati diverse pacchetti in centinaia di supermercati, in una catena britannica ha scoperto che vendevano – probabilmente a loro insaputa – il Ribe spacciandolo come arborio. Il direttore generale della società, Carlo Preve ha spiegato al Mail che “è difficile notare la differenza ed è per questo che è facile per i truffatori sostituire una varietà con un’altra”.
La truffa, denominata “Risottogate”, è frutto del crescente interesse per il piatto tipicamente italico che sta prendendo piede da qualche anno tra i sudditi della corona. Tra gli appassionati, anche la famiglia del Primo ministro Cameron. Se le differenze tra i chicchi sono poco evidenti da crudi, scrive il Mail, vengono però drammaticamente a galla al momento della cottura. Il Ribe, diversamente dall’Arborio, assorbe tutti gli ingredienti formando – cita testualmente il Mail – “una massa glutinosa che non ricorda neanche alla lontana il ‘risotto’ (scritto in italiano nel pezzo) made in Italy”. A favorire le frodi, spiegano dall’azienda leader di mercato, la differenza abissale di costo tra i due tipi: l’Arborio, a causa anche degli ultimi cattivi raccolti, è passato dai 401 euro a tonnellata del 2013 ai 1.992 dell’ultima campagna. Il Ribe costa quasi un terzo, solo 764 euro.