La Guardia di Finanza di Bologna ha scoperto una maxi organizzazione operante nel campo della frode fiscale. Il gruppo utilizzava prestanome per strutturare e gestire catene societarie, costituite da società italiane, altre “esterovestite” (con sede fittizia in Gran Bretagna, ma realmente operanti a Bologna) e altre, tramite l'interposizione di fiduciarie estere, situate in Paesi 'off shore', come Isole Vergini Britanniche e Panama.
Labirinto
Un labirinto architettato per nascondere la reale allocazione reddituale degli effettivi soci-amministratori e impedire la ricostruzione delle tracce contabili. Sedici gli indagati e un giro di fatture false o 'gonfiate' accertato per oltre 75 milioni, per prestazioni di sponsorizzazione in favore di due società di basket, di cui una imolese e l'altra, femminile, con sede a Parma. Le fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato beni mobili, immobili (tra cui una villa sui colli bolognesi del valore di circa due milioni), auto, quote societarie, polizze e conti correnti, per quasi 25 milioni.
Lo scorso 6 settembre la Guardia di Finanza di Reggio Emilia e Bologna aveva sgominato una vera e propria associazione a delinquere che portò al maxi sequestro di beni e società per 234 milioni di euro, con 110 indagati e perquisizioni in tutta Italia nei confronti di 15 persone. Tra le persone coinvolte, imprenditori, professionisti e prestanome. Agli indagati erano stati contestati reati di natura fiscale e fallimentare (anche la cosiddetta 'frode carosello'), associazione a delinquere, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e bancarotta fraudolenta.