Ha confessato il polacco di 38 anni Zbigniew H, è lui il responsabile del rapimento, stupro e uccisione della bambina di nove anni rapita davanti alla madre a Calais, nel nord della Francia. L’uomo aveva già dei precedenti penali per furti e violenze e, secondo quanto riferito dal procuratore di Boulogne sur Mer, ha ammesso “il suo coinvolgimento nell’omicidio della bambina”.
La piccola Chloé è stata rapita mercoledì intorno alle 15.30 mentre giocava nel giardino davanti casa. La madre si è allontanata per pochi minuti e quando è tornata ha visto un’auto rossa che fuggiva con all’interno la figlia. Il corpo della piccola fu ritrovata dopo due ore in un bosco, nuda e mostrava segni di strangolamento e di violenza sessuale.
Quattro ore dopo il polacco è stato arrestato da una pattuglia vicino al luogo della tragedia. Nelle sue tasche aveva le chiavi dell’auto rossa che corrispondeva a quella vista dai testimoni. Nel 2010 era stato condannato per estorsione e furto aggravato e lo scorso anno era stato espulso dal territorio francese.
Sul caso è stata aperta un’inchiesta per “rapimento seguito da morte e stupro di un minore sotto i 15 anni” e, inoltre le forze dell’ordine stanno cercando di stabilire come l’uomo abbia potuto violare il procedimento di espulsione.