Un altro giallo copre la Francia. Infatti è di oggi la conferma del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu che il due gennaio Hayat Boumedienne si arrivata in Turchia e lì vi sia rimasta fino all’8 gennaio, quando poi si è spostata in Siria. Dichiarazioni che lasciano un po’ perplessi, in quanto negli ultimi giorni la Francia si è mobilitata in massa nella ricerca della donna che tutti credevano in fuga, dopo averla presumibilmente collocata all’interno del supermercato kosher dove il marito, Amedy Coulibaly, venerdì scorso ha ucciso quattro persone.
Il diplomatico turco ha invece riferito che la Boumedienne è arrivata in Turchia da Madrid il 2 gennaio scorso, ed ha soggiornato all’hotel Bade di Istanbul prima di ripartire per la Siria l’8 gennaio. “Sfortunatamente non c’è determinazione nel mondo per combattere il terrorismo nel mondo – ha dichiarato il ministro degli esteri Cavusoglu – Come Turchia siamo contrari a qualsiasi tipo di terrorismo, non importa da quale razza, religione, setta o regione derivi”. Inoltre il ministro turco ha sottolineato quali secondo lui siano i due principali problemi in Europa: “Il primo è la lotta al terrorismo, dove c’è un vuoto enorme da riempire, e l’altro è il razzismo, la xenofobia, e l’islamofobia in Europa. – ed ha aggiunto – stiamo assistendo a una xenofobia crescente in Europa che porta al terrorismo, che a sua volta usa come scusa la discriminazione”.
Inoltre ieri è stato pubblicato in rete un video in cui Amedy Coulibaly fa proselitismo, un’ulteriore giallo che si aggiunge alla lunga lista di quelli che in questi giorni hanno imperversato sulla Francia. Sicuramente il video è stato postato da qualcuno vicino a Coulibaly, che era con lui prima dell’attentato al supermercato kosher che, secondo alcune indiscrezioni non era il suo obbiettivo originario. Si chiama Elie O., è un ebreo di origine marocchina ed è uno degli ostaggi sopravvissuti all’attacco avvenuto all’Hyper Cacher. “Il giorno prima, giovedì mattina, avrebbe voluto sparare sui bambini della scuola ebraica di Montrouge per vendicare quelli palestinesi uccisi a Gaza”, ha dichiarato Elie. Il vero obiettivo di Coulibaly era quello di fare una strage alla “maternelle” ebraica di rue Gabriel a Chatillon-Montourge, ma il suo piano è sfumato grazie ad un imprevisto: il terrorista ha avuto un piccolo incidente in auto, che però ha portato alla morte della giovane vigilessa, uccisa da Coulibaly.