La scorsa notte le forze di polizia slovacche hanno fatto irruzione in una casa descritta come “una fortezza protetta da cancellate in ferro e telecamere piantata in un'area resenziale altrimenti tranquilla e borghese” ed hanno arrestato “Nino l'italiano”. Nelle stesse ore, sono finiti con le manette ai polsi anche altri due connazionali dell'uomo, un suo fratello e un suo cugino.
Gli arresti sono avvenuti nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del giornalista Jan Kuciak, freddato una settimana fa con un colpo di pistola al petto insieme alla sua fidanzata nei pressi di Trnava, nell'ovest della Slovacchia. Nell'ambito della stessa inchiesta, ieri sono stati arrestati tre spacciatori che in un'intercettazione avrebbero parlato di “prendere le armi” per andare al paese dove abitava il reporter ucciso.
L'omicidio ha causato un terremoto politico nel Paese: hanno rassegnato le proprie dimissioni il ministro della cultura e il segretario del consiglio di sicurezza. Le strade della capitale Bratislava si sono riempite di manifestanti furibondi contro il governo del primo ministro Fico.