C'è chi suona le sirene del razzismo, ma gli episodi di cronaca e di violenza purtroppo si susseguono e le cause sono le più disparate. Da Ferrara a Vittoria, nel ragusano, passando per Andria, risse che vedono coinvolti immigrati non ricevono la stessa attenzione mediatica di altri, eppure non sono meno brutali, anzi. Sono gravi le condizioni di un 26enne nigeriano a Ferrara, picchiato selvaggiamente da un gruppo di altri immigrati, forse connazionali, che lo hanno inseguito in bici in via Olimpia Morata, alla prima periferia della città estense, per poi colpirlo in testa con un'accetta o un machete. Ricoverato in coma farmacologico all'ospedale Sant'Anna il giovane si era prima rialzato, risalendo in bici, senza però riuscire a percorrere più di trecento metri. Molti i testimoni, che hanno dato versioni un po' diverse dell'accaduto. Sul posto, anche il segretario leghista Nicola Lodi, che l'ha definita “una scena terribile”. Sarebbe solo uno dei tre episodi di violenza tra immigrati accaduti ieri a Ferrara, nei quali, secondo quanto riportano i giornali locali, almeno un'altra persona è finita in ospedale con ferite da taglio. Sempre una nigeriana, ma stavolta donna, nel mirino nel centro storico di Sassari: la donna stava passeggiando con il marito, quando è stata aggredita da un altro nigeriano con una bottigliata sul volto. L'episodio è accaduto oggi pomeriggio, la vittima è stata trasportata al pronto soccorso.
Altre scene da “far west” domenica sera ad Andria, nel parco “Graziella Mansi”, dove due gruppi di immigrati – riferisce la stampa locale – si sono affrontati con spranghe, bottiglie e catene. Gli autori della rissa, ubriachi, sarebbero ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria “Buona speranza”. Tre persone ferite sono state trasportate all’ospedale “Bonomo” di Andria. Nel parco, scrive sui social l’associazione politico culturale Forza Andria, erano presenti bambini con le famiglie che stavano giocando e trascorrendo il tempo libero. Uomini africani violenti anche a Vittoria, dove una pattuglia di carabinieri che stava cercando di arrestare un tunisino per spaccio di hashish, è stata accerchiata e pestata da un gruppo di africani. Una volta che l'uomo è stato fermata dagli uomini dell'Arma perché trovato con 70 grammi della sostanza stupefacente addosso, gli altri immigrati li hanno aggrediti: uno dei due carabinieri ne avrà per 7 giorni, mentre l'altro ha riportato una prognosi di 30 giorni per uno zigomo fratturato dai colpi ricevuti. Oggetto delle violenze anche due 60enni intervenuti per difendere i militari. Duro il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini: “Spacciatore tunisino fugge con la complicità dei connazionali – ha scritto su Facebook – eroici i due coniugi sessantenni che, per aiutare i Carabinieri ad arrestarlo, sono finiti all'ospedale. Al pregiudicato 'pagatore di pensioni' servono galera ed espulsione”.