Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E’ questo il reato di cui dovranno rispondere le 70 persone che sono state indagate a Battipaglia, a Salerno. Grazie a un blitz dei carabinieri è stata smantellata una rete di contatti tra l’Italia e l’estero che organizzava finti matrimoni tra stranieri e italiani consenzienti con lo scopo di far ottenere a questi ultimi i permessi di soggiorno.
Le indagini
L’inchiesta che ha portato allo smantellamento del nucleo criminale è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, diretti dal capitano Erich Fasolino, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno. Gli uomini dell’Arma hanno eseguito sette misure cautelari nei confronti di italiani, tutti residenti a Battipaglia. Il blitz ha portato all’arresto di due sorelle, una in carcere mentre l’altra con l’obbligo dei domiciliari. Le altre cinque persone sono state sottoposte all’obbligo della firma. Le accuse nei loro confronti sono di concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, induzione alla falsità ideologica ed alterazione di stato. Il fulcro dell’organizzazione era composto da un intero nucleo familiare – le due sorelle che sono state arrestate, aiutate dai rispettivi figli – che vive tra Battipaglia ed Eboli. Grazie al loro stratagemma sono decine gli extracomunitari, presenti illegalmente sul territorio italiano, che sono riusciti ad ottenere il permesso di soggiorno.