Tre persone sono state destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare perché accusate di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. I tre provvedimenti, emessi dalla Procura del Tribunale di Napoli, sono stati eseguiti in provincia di Avellino.
Un “listino” in base ad età ed avvenenza
L'indagine, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Avellino, hanno portato alla luce il giro di prstituzione che aveva base nel capoluogo irpino. Gli sfruttatori avevano creato un vero e proprio “listino” dove ad ogni ragazzina corrispondeva una categoria professionale: “l'ingegnere”, “l'avvocato”, “il medico”, in base alla quale il cliente veniva contatto. Per ogni prestazione venivano pagati dai 10 ai 100 euro. Inoltre, le giovani sfruttate, venivano ordinate sul listino in base alla loro avvenenza ed età.
Dodici ragazze coinvolte nel giro a luci rosse
Secondo quanto riferito dagli investigatori, sono dodici le ragazze coinvolte nel giro di prostituzione. Le studentesse marinavano la scuola per frequentare il circolo dove dovevano svolgere le loro prestazioni. Il locale era gestito da un 70enne di Mercogliano (Avellino), per il quale è scattato l'arresto. Con lui, sono finiti in carcere altri due uomini, rispettivamente di 85 e 50 anni, che oltre ad avere rapporti con le giovani, aiutavano il titolare del circolo ad aumentare il volume di affari legato al giro di prostituzione. Il blitz, è stato il frutto delle indagini svolte tra il maggio del 2016 e il marzo del 2017.