Si è conclusa nel modo più tragico la ricerca di Andrea La Rosa, ex calciatore e attuale direttore sportivo del Brugherio 1968, società di Eccellenza lombarda: l'uomo, scomparso oltre un mese fa, è stato infatti rinvenuto privo di vita sulla superstrada Milano-Meda, nel monzese, chiuso all'interno del bagagliaio di un'auto intercettata dai Carabinieri. Il corpo è stato trovato con un ampio e profondo taglio alla gola e seminudo.
Fermati madre e figlio
Al volante della vettura c'era una donna, Antonietta Biancaniello accompagnata dal figlio, Raffaele Rullo. Entrambi sono stati fermati dai carabinieri di Milano su disposizione della Procura Milanese per l'omicidio e la soppressione del 35 enne ex calciatore di serie C, scomparso il 14 novembre scorso. Ad uccidere sarebbe stato Rullo, con la complicità della madre. I due avrebbero poi acquistato acido per sciogliere il cadavere, riuscendoci solo parzialmente. Fermati mentre tentavano di sbarazzarsi del cadavere, sono poi stati sottoposti a interrogatorio dagli agenti del Nucleo investigativo di Via della Moscova.
Il movente: un prestito mai restituito
Secondo quanto trapelato dall’inchiesta coordinata dal magistrato Eugenio Fusco, Andrea potrebbe aver prestato denaro a Rullo, suo conoscente da tempo. Ma quei soldi non erano più rietrati; dopo diversi solleciti – come ricostruisce il Corrire della Sera – La Rosa potrebbe aver prospettato a Rullo l’ipotesi di una denuncia. E questo ne avrebbe decretato la morte.
La scomparsa
Di La Rosa non si avevano più notizie dallo scorso 16 novembre, data alla quale risalgono gli ultimi contatti con parenti e amici. Solo due giorni prima era stato visto alla presentazione del nuovo allenatore della sua squdra. In quell'occasione aveva rivelato di doversi incontrare, di lì a breve, con alcune persone a Milano, in zona Quarto Oggiaro. Da quel momento, tuttavia, dell'ex calciatore non si era più saputo nulla e, fin da subito, i suoi familiari avevano sospettato il peggio, rivolgendosi immediatamente ai Carabinieri. Gli investigatori avevano quasi subito escluso l'ipotesi dell'allontanamento volontario, perocorrendo di rimando la pista dell'omicidio e appurando come l'uomo non si fosse mai allontanato dall'Italia con la sua auto, non essendo stato registrato il suo passaggio lungo nessuna frontiera.
Gli inquirenti hanno ascoltato anche alcune delle ultime persone con le quali si era intrattenuto prima di recarsi al suo appuntamento a Milano: queste avrebbero raccontato di non aver visto La Rosa diverso dal solito o particolarmente agitato. Ma lo stesso ex calcatore aveva descritto le persone con le quali avrebbe dovuto incontrarsi a Quarto Oggiaro come “pericolose”, versione riportata anche dai familiari al momento di denunciare la scomparsa di Andrea. da quel momento, i due erano stati costantemente seguiti in attesa di un passo falso, infine arrivato.