Nuova strage di lavoratori in Cina. Questa volta a morire sono stati 15 minatori che lavoravano all'interno di un tunnel in una miniera di carbone dello Shanxi, provincia nella parte settentrionale della Repubblica Popolare Cinese. Il nome Shanxi significa letteralmente “a ovest delle montagne”, in riferimento alla collocazione della provincia a ovest dei Monti Taihang.
L'esplosione
Secondo l'agenzia Xinhua, citando le autorità provinciali locali, la violenta esplosione – dovuta a una fuga di gas – ha investito i minatori, provocando la morte di 15 persone e il ferimento di altre 9. Dai primi risultati delle indagini è emerso che erano 35 i minatori nei tunnel della miniera, nella contea di Pingyao, al momento della deflagrazione, in base alle ricostruzioni della Shanxi Administration of Coal Mine Safety. L’incidente è avvenuto nella provincia di Shanxi ieri pomeriggio, lunedì 18 novembre, ma le notizie delle vittime sono state confermate soltanto oggi dalle autorità dopo la conclusione delle operazioni di soccorso. La miniera è gestita dal gruppo locale Feng Yan Group. Secondo le notizie ufficiali 11 minatori sono stati recuperati dopo l’esplosione e non hanno riportato ferite, mentre i nove feriti sono stati ricoverati, alcuni in gravi condizioni. La miniera l’anno scorso era stata segnalata per l’addestramento dei lavoratori non adeguato.
Incidenti frequenti
Ogni anno decine di incidenti, anche gravi, si verificano nelle miniere cinesi, in particolare quelle di carbone, la principale fonte di energia del seconda economia mondiale. Nell'ottobre del 2016, una esplosione di gas avvenuta in una miniera di carbone a Chongqing, municipalità/provincia autonoma della Cina centro-meridionale, provocò 15 morti e dispersi; soo due le persone tratte in salvo. Mentre l'anno precedente, in novembre, un incendio scoppiato in una miniera di carbone gestita dalla società pubblica fonti Grupo Minero Longmay Heilongjiang causò 21 morti ed un disperso. Nonostante gli incidenti mortali siano all'ordine del giorno nelle miniere cinesi, le autorità nazionali sostengono che il numero di incidenti e il loro tasso di mortalità diminuisca ogni anno. A questo proposito, i dati ufficiali mostrano che si è passati da 7.000 decessi nel 2002, l'anno con il maggior numero di vittime, a 931 nel 2014. Alcune Ong sostengono, tuttavia, che il dato non corrisponda a realtà. Oggi, la nuova – ennesima – tragedia forse servirà a far intervenite le autorità in modo più efficace.