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Esplode una fabbrica di fuochi d'artificio: è strage

Si è consumata in pochi secondi la tragedia di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, dove un deposito di fuochi d'artificio è saltato in aria uccidendo cinque persone, fra le quali la moglie 71enne del titolare. L'esplosione ha quasi completamente distrutto lo stabilimento appartenente alla famiglia Costa, successivamente semi-divorato dall'incendio scoppiato a causa della presenza di grosse quantità di polveri piriche: tra le vittime, anche due operai di una ditta esterna, sul posto per svolgere dei lavori di manutenzione. E, secondo gli inquirenti, dai primi rilevamenti sarebbe emersa la possibilità che la tragedia possa essersi scatenata per cause accidentali. Il bilancio dell'incidente si è aggravato poco dopo, quando una persona inizialmente data per dispersa è stata ritrovata priva di vita. Altre due sono ricoverate in ospedale, una delle quali in gravi condizioni, per aver riportato ferite e ustioni. Uno dei feriti è stato soccorso dai Vigili del fuoco, che lo hanno rinvenuto sotto le macerie dello stabilimento.

L'incidente

Secondo quanto riferito dai carabinieri giunti sul posto, gli impiegati al lavoro sul luogo dell'esplosione pare stessero usando una saldatrice per posizionare dei cancelli di ferro che, producendo delle scintille, avrebbe raggiunto la polvere dei fuochi d'artificio, innescando l'incidente. A quanto sembra, però, le esplosioni sarebbero state almeno due, a giudicare anche dai boati uditi dai residenti nelle vicinanze, in località Cavalieri, e anche da alcuni centri più distanti, come la cittadina di Milazzo. Su quanto accaduto a Barcellona, la Procura ha aperto un'inchiesta per appurare le cause della tragedia, mentre i Vigili del fuoco hanno impiegato diverso tempo per domare l'incendio. Sembra che la fabbrica fosse stata già vittima di un incidente simile una ventina d'anni fa anche se, in quell'occasione, non ci furono vittime.

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