Nuovo episodio di morte sul lavoro. Un operaio è deceduto stamattina nell'ex inceneritore Iren di via Dei Gonzaga a Sesso, nella prima periferia di Reggio Emilia in seguito all'esplosione di un silos di acetilene. Questa è una sostanza chimica che – a temperatura e pressione standard – si presenta come un gas incolore ed infiammabile, estremamente pericoloso perché può esplodere anche con inneschi minimi e per questo è normalmente diluito nell'acetone. Questa precauzione però non è bastata ad evitare la tragedia di questa mattina.
L'esplosione
La deflagrazione è infatti avvenuta intorno alle 8.30 mentre erano in corso alcuni lavori intorno all'impianto. Forse un errore nella procedura o una disattenzione del singolo hanno causato l'irreparabile. Sul luogo dell'incidente sono accorsi subito i sanitari del 118, con un'automedica e un'ambulanza nonché i vigili del fuoco per spegnere le fiamme.
Ma per l'operaio non c'era più nulla da fare: era morto sul colpo. Stando alle prime informazioni, nessun altro lavoratore sarebbe rimasto ferito. Sono infine intervenuti anche i carabinieri e la polizia, che assieme agli uomini della Scientifica e della medicina del lavoro, hanno effettuato i rilievi del caso per chiarire i contorni di questa tragedia.
Morti bianche
Secondo L'Osservatorio Indipendente di Bologna Morti sul Lavoro, i decessi avvenuti da inizio anno ad oggi 9 ottobre esclusivamente sul luogo di lavoro (fabbrica, campo agricolo, officina, ufficio etc.) sono 568. Non sono però considerate le persone decedute in incidenti stradali mentre si recavano a lavorare; considerando anche questa casistica, i decessi salgono complessivamente a 1060 solo da gennaio scorso.