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Emergenza maltempo in Toscana, 6 morti a Livorno

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E’ di sei morti e tre dispersi il bilancio dell’ondata di maltempo che sta flagellando la Toscana. Le città più colpite sono Lucca, dove la situazione sta tornando lentamente alla normalità, Pisa e Livorno dove, a causa delle abbondanti e persistenti piogge si sono verificate frane e smottamenti.

Livorno

A Livorno, allagata a causa del violento temporale, sono caduti circa 400 millimetri di pioggia in poco più di quattro ore. Come riportato dall’Ansa, la situazione più critica si sta verificando nei quartieri di Collinaia, Ardenza e Montenero per l’esondazione di alcuni torrenti e il fango che ha invaso alcuni scantinati. Alcune persone sono state sfollate dal quartiere Silvano, mentre nella zona della stazione è stata registrata una frana che ha interessato l’Aurelia. Chiusa la superstrada Firenze-Pisa-Livorno a causa di un allagamento.

Le vittime

Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, quattro corpi sarebbero stati trovati all’interno dello scantinato di una villetta, mentre un’altra persona è stata trovata senza vita sulle colline tra Monterotondo e Montenero. Inoltre altre tre persone al momento risultano disperse.

Nogarin: “La situazione è drammatica”

“Abbiamo chiesto e ottenuto lo stato di calamità, la situazione è drammatica”, ha dichiarato il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, in un’intervista a Rainews24. “Le onde di piena hanno fatto tracimare molti fiumi e molte famiglie sono state letteralmente travolte. L’allerta meteo non lasciava presagire quanto è accaduto”. Sul bilancio delle vittime causate dal nubifragio, il primo cittadino livornese ha spiegato che “senza voler fare allarmismi, questo numero è destinato a crescere“. “Non ci aspettavamo questa situazione perché l’allarme dato dalla Protezione civile era arancione, invece ci siamo svegliati così. Dobbiamo smettere di gestire le situazioni per emergenza invece dobbiamo porci su un piano di prevenzione”, ha aggiunto il sindaco, sottolineando che questa situazione si sarebbe potuta evitare “se ci fosse stata prevenzione”.

Edith Driscoll: