Dopo Liberia, Sierra Leone e Guinea, anche in Mali è scattata l’emergenza Ebola. Ieri il secondo decesso. Si tratta di una infermiera della Clinica privata Pasteur di Bamako, la popolosa capitale del Paese – quasi 2 milioni di abitanti in condizioni sanitarie spesso precarie – che sorge sul fiume Niger. La donna era stata in contatto per giorni con un paziente della Guinea ricoverato due settimane fa per problemi renali le cui spoglie, dopo il decesso, sono state rimpatriate. Dopo qualche giorno anche l’infermiera ha iniziato a sentirsi poco bene, accusando sintomi come vomito e diarrea. E’ morta alle 18 di ieri sera. I test eseguiti sulla salma hanno confermato la presenza del virus Ebola.
È il secondo decesso in Mali. Il primo caso, avvenuto lo scorso ottobre, ha riguardato la morte di una bambina di appena due anni. La piccola era rientrata pochi giorni prima dalla Guinea per assistere al funerale del padre. lì aveva contratto il virus. Ricoverata nell’ospedale regionale di Kayes, è deceduta poco dopo, il 25 ottobre. Il dirigente ospedaliero di Kayes, Toumani Konare, ha dichiarato che le persone entrate in contatto con la bambina e poste in isolamento – quasi un centinaio tra parenti, medici, infermieri e conoscenti – stanno tutti bene e che, conseguentemente, le autorità stanno per revocare la quarantena proprio in queste ore.