Fabrizio, il medico siciliano 50enne che ha contratto l’Ebola durante la sua prima missione con Emergency in Sierra Leone, è atterrato stamattina all’aeroporto militare di Pratica di Mare a bordo di un velivolo dell’Aeronautica. Il paziente, assistito da un team di medici, ha viaggiato in una barella chiusa impiegata per il trasporto via aerea di persone colpite da patologie infettive contagiose. Le operazioni di trasbordo del paziente all’ambulanza dello Spallanzani si sono svolte regolarmente. Anche il mezzo è appositamente equipaggiato in biocontenimento. Il trasbordo del paziente dalla barella aviotrasportabile a quella dell’ambulanza è avvenuto anch’esso in stato di completo isolamento.
“Tutta l’operazione si è svolta come pianificato e secondo le procedure per le quali siamo addestrati ad operare”, ha detto il colonnello Roberto Biselli, capo del team di biocontenimento dell’Aeronautica militare. “In ogni momento – ha aggiunto – è stato possibile assistere, in condizioni di massima sicurezza, il paziente, che è risultato tranquillo lungo la rotta”. Il medico, prima di partire per l’Italia, ha contattato i suoi familiari: “State tranquilli, è tutto sotto controllo: mi sento bene e sarò curato”, ha detto il medico a una delle sue due figlie, la più grande, come scrive La Stampa. “Io mi sento bene – ha aggiunto al telefono prima di partire – e sarò assistito e curato nel migliore dei modi. Mi senti? Se ti sto parlando vuol dire che è tutto ok”.
La moglie del medico, in un’intervista al Corriere della sera, sottolinea di volere “rassicurazioni vere, e che non c’è stato contatto con i ministeri degli Esteri e della Salute”. Neppure diretti con i vertici di Emergency: “Non abbiamo parlato con Strada – osserva – ma con una ragazza molto gentile, lo dico senza polemica. Avranno tutti tante cose a cui pensare. Però noi vogliamo notizie certe”. Spiega che suo marito “stavano scadendo i tre mesi di aspettativa dall’ ospedale” e che “venerdì sarebbe tornato in Italia”.
Fabrizio è ora ricoverato allo Spallanzani, ed ha iniziato un “trattamento antivirale specifico” con un farmaco non registrato e dunque sperimentale, ma autorizzato con ordinanza dall’Aifa su indicazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. A riferirlo i medici che hanno in cura il paziente in una conferenza stampa all’interno dello stesso ospedale. Secondo il personale sanitario, Fabrizio presenta al momento “condizioni stabili. E’ vigile e collaborante” pur avendo la febbre.