E'morto il geofisicoĀ Enzo Boschi, a lungo alla guida dell'Ingv.Ā Avrebbe compiuto 77 anni in febbraio. Esperto mondiale diĀ terremoti, ĆØ autore di oltre 200 pubblicazioni.Ā La notizia ĆØ stata diffusa tra gli altri dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che Boschi ha diretto per 12 anni, fino al 2011. In precedenza, era stato a capo dell'Istituto Nazionale di Geofisica, dal quale ĆØ nato l'Ingv.
Il terremoto dell'Aquila
Era nato il 27 febbraio 1942 ad Arezzo. Aveva avuto una carriera di prim'ordine. Laureato in Fisica a Bologna, aveva proseguito gli studi in Gran Bretagna, in Francia e negli Stati Uniti. Rientrato in Italia, nel 1975 ha avuto la cattedra di Sismologia nell'UniversitĆ di Bologna e nel 1982 ĆØ entrato a far parte dell'Accademia dei Lincei e l'anno successivo,Ā ĆØ diventato membro della Commissione Grandi Rischi. Nel 1989 ĆØ entrato a far parte del Consiglio Nazionale Geofisico (Conag) controllato dal ministero per l'UniversitĆ e la Ricerca Scientifica e Tecnologica.Ā Dopo ilĀ terremoto dell'AquilaĀ fu coinvolto in unaĀ vicenda processuale. Condannato a sei anni per omicidio e lesioni colpose in primo grado, fu poiĀ assoltoĀ in Appello.Ā
Il messaggio di cordoglio
“Ha atteso che fossero tutti stabilizzati, poi se nāĆØ andato”. Esordisce cosƬ il tweet di cordoglio pubblicato sul sito dell'Ingv. “Questo pensiero ha attraversato molti di noi – si legge ancora – alla notizia della scomparsa del Prof. Enzo Boschi. Ieri era stata una giornata straordinaria per lāEnte, con la firma di oltre cento contratti di lavoro ai āprecariā storici, e lui non poteva scegliere un giorno qualunque per andar via. Quando era presidente dellāIngvĀ si ĆØ a lungo battuto per aumentare la dotazione organica dellāIstituto, puntando sulla forza delle idee dei giovani, mandandoli a perfezionarsi allāestero, e impegnandosi per garantire loroĀ un futuro”.
“Il Prof. Boschi – prosegue il testo – era stato negli anni ā80 il protagonista del grande rilancio dellāIngĀ (Istituto Nazionale di Geofisica), dopo che il terremoto dellāIrpinia aveva mostrato le gravi lacune del sistema di osservazione dei terremoti in Italia. Alla fine degli anni ā90 fu lāartefice della nascita dellāIngv, nato dalla fusione dei maggiori Enti di ricerca sismologica, vulcanologica, geofisica e geochimica italiani, che ĆØ diventato uno dei maggiori Istituti di ricerca mondiali per lo studio della Terra. I colleghi vecchi e nuovi – conclude il messaggio – piangono la sua scomparsa e si uniscono al dolore dei familiari, consapevoli del segno che ha lasciato”.
La camera ardente sarĆ aperta alle ore 12.45 di lunedƬ 24 dicembre allāobitorio della Certosa di Bologna. I funerali si svolgeranno lunedƬ 24 dicembre alle ore 14.30 nella chiesa di San Paolo Maggiore, in via deā Carbonesi 18 a Bologna.